Nel flair si fondono tecnica psicologica dimostrativa e di vendita, per accogliere ed intrattenere la clientela, con agilità e rapidità nell'esecuzione delle figure; il bartender diventa perciò una figura che fa da agente catalitico, mettendo a proprio agio la clientela e creando coinvolgimento e partecipazione allo spettacolo. Eseguire il flair richiede dunque tecnica, efficienza e comunicatività, che si esprime appunto nel movimento del corpo, associato ad un pizzico di ispirazione personale.

Il mini corso si aprirà con la visione di un video sull’argomento, cui seguirà l’incontro degli studenti con Giorgio Facchinetti, giovane professionista pieno di energia, ex bartender resident del Loolapaloosa di Milano e flair bartender di successo, anche con diverse apparizioni TV, che ha fatto della sua passione uno strumento di affermazione e di crescita professionale. Determinato, appassionato e con la costante voglia di migliorarsi, Giorgio Facchinetti ci racconterà il suo percorso, di come non sia stato facile raggiungere alcuni traguardi e di come stia affrontando le difficoltà legate ad un momento come quello attuale, in cui i bar e la ristorazione sono tra i settori più colpiti dall'emergenza Covid-19. In particolare, l’ospite spiegherà come la sua professione non si limiti a dei giochi acrobatici, ma richieda la lenta costruzione di un percorso strutturato sul piano professionale e commerciale: allenamento, studio, tecnica, organizzazione e una forte determinazione sono infatti gli ingredienti essenziali e la chiave del successo, che fanno da esempio per i giovani che vogliono intraprendere questa strada.

Presenta e modera l’incontro il rappresentante degli studenti dell’Ipseoa, Marco Saturno.