5 marzo 2021- "Uno schermo senza margini" Esperienza di didattica musicale a distanza

Venerdì 5 marzo 2021 si è svolta la prima lezione a distanza di Musica d’insieme. In questo periodo d’isolamento forzato la necessità di individuare strategie per sopperire alla chiusura delle scuole, delle università e dei conservatori ha riaffidato la didattica esclusivamente all’interazione tra docente e studente attraverso la rete WEB. Insegnare musica risente in modo particolare della recente situazione di emergenza, soprattutto l’insegnamento della musica d’insieme. La nostra scuola attraverso l’utilizzo di Moodle, Argo e Webex, riesce ad ovviare almeno in parte all’impossibilità di svolgere lezioni di musica alla presenza dell’insegnante. Per supplire alla mancanza fisica dell’insegnante, abbiamo da subito dato il via allo scambio di materiale online, sia da parte dei docenti con l’invio di spartiti, filmati, audio, ma anche da parte degli allievi con l’invio di proprie video-registrazioni per verificare lo svolgimento dei compiti assegnati. Lo smart working musicale può rivelarsi al tempo stesso una grande opportunità per i giovani musicisti in formazione.

Il lavoro di ascolto, essenziale nell’esecuzione, può trovare uno spazio più ampio e personale che permette ai ragazzi quando preparano un file audio o video da inviare all’insegnante, di valorizzare le proprie conoscenze e capacità musicali nell’ambito del gruppo; è un ottimo mezzo per sviluppare la creatività, la capacità di ascolto e l’autocontrollo. La relazione è mediata da schermi talvolta minuscoli e da casa sembra impossibile fare ciò che si faceva in classe.    La consapevolezza di mettere un piccolo ma fondamentale tassello all’interno di un mosaico che coinvolge tutti stimola ogni ragazzo a dare il meglio di sé. Il lavoro che ne scaturisce, imposto dal momento, realizzato grazie agli strumenti tecnologici, ha un valore didattico ed educativo non inferiore a ciò che si sarebbe potuto fare in classe. Non nello stesso modo, almeno.  Ma è altrettanto vero che a casa si possono fare cose che in classe erano impossibili. E allora quello schermo diventa ampio, dinamico e senza margini: uno spazio vero di apprendimento e di emozione.