La visita guidata, effettuata il 19 novembre 2024, ha condotto gli alunni delle classi prime del Liceo scientifico alla scoperta delle testimonianze archeologiche più importanti dei Parchi di Velia e Paestum. Essi hanno conosciuto la storia di un popolo, quello dei Focei, della loro fuga, perché assediati dai Persiani, e del loro girovagare nel Mediterraneo, fino a trovare una nuova casa sulle coste del Cilento, dove hanno fondato la città di Elea che, poi, i Romani hanno chiamato Velia. È una ricostruzione complessa di uomini che abbandonano la madrepatria in nome della propria cultura greca, della propria lingua e religione, che fa riflettere e richiama alla mente storie di emigrazione del mondo contemporaneo. Essa è non solo la storia di mercanti, navigatori e guerrieri, ma anche quella di grandi legislatori e filosofi; ad Elea, infatti, sono nati Parmenide e Zenone ed è proprio qui che hanno fondato la scuola eleatica e, grazie ai loro studi, si sono sviluppati i primi fondamenti della filosofia e della medicina occidentale. La passione e il sacrificio di alcuni archeologi, tra i quali Mario Napoli, figura chiave del sito archeologico di Velia-Paestum, hanno permesso di riportare alla luce reperti di età ellenistica e di età romana e di ricostruire i frammenti di questa vicenda, cominciata nel VI sec. a.C., sulle coste della Ionia, nell’antica Grecia.
Il Parco archeologico di Velia, immerso in una vasta area di macchia mediterranea, tra maestosi ulivi e mirti profumati, è anche esempio di uno splendido connubio tra archeologia e natura. La città di Paestum, antica Poseidonia, fondata nel VI sec. a.C., ha, infine, affascinato gli alunni con i suoi templi, ben conservati, che campeggiano, come giganti, nella piana, a testimonianza dell’arte, dei riti, dell’architettura e della cultura greca. Infine, la visita al Museo archeologico, fondato nel 1952, ha consentito di verificare de visu i reperti datati dal VII sec. a.C. al VII sec. d.C. che rappresentano una preziosa testimonianza della vita quotidiana e dell’attività artistica e artigianale della città greca prima e della colonia latina poi. L’attenzione degli alunni si è concentrata, in particolar modo, sulla tomba del tuffatore, rara testimonianza dell’arte funeraria della Magna Grecia.